Il soggetto immortalato apre la scena su un punto di vista privilegiato ed interroga le capacità di un’immagine di trasferire un sentimento dal corpo ritratto al fruitore che s’identifica nell’autore.
Self(d)ie dileggia gli strumenti del selfie (servendosene) per ripristinare il senso del confidenziale in una pratica di presentazione del sé che fa leva sulla linea sottile tra pubblico e privato. Esso rivela un’apparenza che reclama un’immedesimazione attraverso un’immagine e un corpo che non appartengono più al soggetto ritratto e che, in un percorso terreno, divengono l’ennesimo momento futile dell’esistenza di ognuno, in un autoritratto che descrive una scissione dal sé..
Anno: 2014 / Tecnica: autoscatto con smartphone camera 8mpx