Sfilacciata casualmente dalla sua intrinseca natura, e disfatta dall’indole di un vento violento, il primo novembre del 2012 in un piccolo cimitero di Long Island, giace una betulla accartocciata su se stessa.
Sono passati quattro giorni dall’uragano Sandy e in quelle pagine naturali sono trasposte tutte le fragilità di un luogo, delle persone che lo abitano e di quelle sepolte lì, sotto qualche palmo di terra.
Ogni foglio raccolto sembra serbare in sé degli scritti ancestrali e appena abbozzati nei quali ipotizzare storie e rintracciare la linea infinita del tempo che continua a mutarsi nell’unico profilo che conosce: la materia.

Il libro è stato realizzato rilegando la corteccia raccolta da un albero del cimitero di Glen Cove a Long Island, alcuni giorni dopo l’uragano Sandy che ha travolto il Nord America e lo stato di New York nella notte tra il 28 e il 29 ottobre del 2012.

Periodo di raccolta: ottobre 2012 – Assemblaggio 2014  /  Materiali: Corteccia di betulla, filo di carta / Misure: variabili 20x10x10 cm c.ca